L’attuale accesso ai seggi elettorali divisa per uomini e donne mette a rischio la partecipazione democratica di 150 – 200 mila persone trans*, che a causa di leggi datate non hanno i documenti con il nome che hanno scelto, ma con quello del sesso di nascita
Costringere le persone transgender e non binarie a fare coming out forzati in ambienti non preparati ad accoglierli, le espone di fatto alla possibilità di diventare un facile bersaglio di violenza e discriminazione e schermo.”
Per questo motivo chiediamo alla Ministra Luciana Lamorgese che sia emanata una circolare per far dividere le file solo in ordine alfabetico e non per genere, per poter regolamentare le file ai seggi in forma più rispettosa per permettere a tutti e tutte le persone trans di esprimere il proprio voto.
Fabrizio Marrazzo, candidato Sindaco per Roma e portavoce Partito Gay per i diritti Lgbt+, Solidale, Ambientalista, Liberale –
*Secondo i dati del TMM Trans Murder Monitoring di TGEU – Transgender European Network l’Italia da anni si posiziona tra i primi paesi in Europa alla pari della Turchia per il numero di crimini d’odio nei confronti delle persone transgender, anche l’ultimo report di ILGA Europe – International Lesbian Gay Association conferma che l’Italia è scivolata al 35° posto nella Rainbow Map che traccia episodi di omo-lesbo-bi-transnegatività.