Ieri al Senato è stato ripresentato il disegno di legge contro l’omotransbifobia da Monica Cirinnà ed Alessandro Zan, lo stesso testo già bocciato al Senato e che aveva già visto da parte di Zan tre modifiche che hanno sfregiato la legge, ora si dicono aperti a nuove modifiche, dobbiamo temere altri ribassi?
Ricordiamo che nel precedente testo hanno tolto il reato di propaganda, che vietava ad esempio le manifestazioni di odio sui social contro le persone LGBT+, aggiunto l’art. 4 che consente di chiamare malati ed inferiori le persone LGBT+ al fine di tutelare le culture discriminatorie, mentre la modifica all’art. 7 metteva una pietra tombale alla formazione contro le discriminazioni verso LGBT+ nelle scuole, cos’altro dobbiamo aspettarci?
Inoltre, è stato dichiarato che il PD aderirà a tutti i Pride, ma aderire al pride significa essere anche favorevoli al matrimonio LGBT+, riconoscere i figli delle coppie omosessuali, diritti alle persone trans. Purtroppo abbiamo visto che i sindaci del PD hanno smesso di fare i riconoscimenti dei figli delle famiglie arcobaleno e di matrimonio LGBT+ non c’è traccia nei loro programmi.
Fabrizio Marrazzo Portavoce Partito Gay per i Diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista e Liberale