fbpx

CON TODDE SI RIPARTE DAI SERVIZI SANITARI, TRA CUI I CENTRI PER AFFERMAZIONE DI GENERE IN SARDEGNA

Allarmanti i dati di oggi sulla sanità sarda, dove oltre il 16% della popolazione rinuncia alle cure mediche, tra cui anche quelle per le persone trans per le quali non sono previsti percorsi di affermazione di genere, le quali rappresentano un pilastro cruciale per il benessere delle persone trans.

È inaccettabile che in Sardegna si verifichi una carenza di centri specializzati in questo ambito ed è nostro dovere assicurare che le persone trans in questa regione abbiano accesso sia ai centri che ai trattamenti necessari con farmaci gratuiti.

La prossima amministrazione regionale, sotto la guida di Alessandra Todde, si impegnerà fermamente a rilanciare la Sanità Pubblica e nella difesa dei diritti e del benessere anche della comunità LGBT+, garantendo che nessuno venga lasciato indietro.

Inoltre, come Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale, vogliamo esprimere il nostro incondizionato supporto alle 259 famiglie che hanno sollecitato il Ministro della Salute, il Presidente della Regione Toscana e l’Assessore alla Salute della stessa regione, a proteggere le attività dell’ospedale Careggi di Firenze, anzi miriamo ad avere centri cosi specializzati anche in Sardegna.

Infatti ribadiamo che essere trans non è una patologia e critichiamo l’obbligo delle terapie psicoterapie per le persone Trans che questo Governo vuole mettere in atto, anche al Careggi di Firenze, obbligando i suoi utenti a fare percorsi di psicoterapia nonostante gli stessi psicoterapisti affermino che non siano necessari.

La stigmatizzazione e le richieste di trattamenti non necessari non solo contraddicono le linee guida internazionali e le evidenze scientifiche, ma violano anche i diritti umani fondamentali.
E partiremo dalla Sardegna con Alessandra Todde per far rispettare i diritti della comunità LGBT+.

Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay LGBT+; Manuel Pirino, referente Sardegna Partito Gay LGBT+

LEGGI ANCHE

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Restiamo
in contatto