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DECRETO PADRE E MADRE: LAMORGESE NON DECIDE

La ministra Lamorgese ha appena ricevuto una interrogazione parlamentare da parte di Fratelli d'Italia in merito al decreto Padre e Madre, scritto in una notte da Salvini con il consenso del primo Governo Conte nel luglio 2019, che sostituiva la parola Genitore nelle carte di identità con Padre e Madre, impedendo in questo modo ai bambini con due padri o due madri di essere tutelati, nonostante le decisioni dei tribunali. 

Dopo oltre un anno e molti solleciti la Ministra Lamorgese ed il Governo Conte Bis non hanno preso una decisione politica, ossia se i bambini delle coppie LGBT+ hanno gli stessi diritti degli altri, Salvini ed il Governo Conte Uno decisero in una notte di NO. La ministra Lamorgese affanna ancora in ricerca di pareri burocratici per non prendere né lei e né il Governo una scelta politica chiara. 

È inaccettabile, inoltre, lo spettacolo di Fratelli d'Italia che si oppone al ripristino della dicitura Genitori, con la scusa che il Governo deve occuparsi di altro e che la natura vuole padre e madre, anche i nostri figli sono cittadini come gli altri e devono avere pari diritti.

Fabrizio Marrazzo – portavoce Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale 

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