ll nuovo decreto “Cura Italia” prevede sicuramente alcune norme di aiuto in momento cosi difficile, però purtroppo ancora una volta ci sono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. Infatti, per i lavoratori autonomi è stata prevista una misura di sostegno che dà al massimo 600 euro al mese a differenza dei lavoratori dipendenti che hanno invece una soglia massima di 1200 euro, ossia il doppio. Credo, che a parità di tasse pagate le tutele debbano essere le stesse indipendentemente dalla forma contrattuale. Invece, ancora una volta il governo ha perso l’occasione per fare una manovra equa, dividendo i cittadini in categorie di serie A e di serie B. Inoltre, quasi nulla è previsto i per cosiddetti lavoratori sommersi, ossia coloro che vengono sfruttati lavorando senza contributi per datori di lavori senza scrupoli. Da sempre non viene attuata alcuna azione seria contro il lavoro in nero, la conseguenza e che questi lavoratori sono quelli che oggi si trovano senza reddito e senza tutele.
Se oggi le strutture Sanitarie e lo stato si trovano in difficoltà è dovuto anche in gran parte a chi sino ad oggi non ha pagato le tasse. Serve una politica seria che abbia il coraggio di abbassare le tasse sui lavoratori e dare a tutti parità di trattamento a tutti i lavoratori dipendenti ed autonomi, ma al tempo stesso punire severamente chi evade.
Inoltre, tutte le anticipazioni fatte dai vari esponenti del governo sui prossimi decreti creano panico, come le corse ai supermercati, e danni economici alle imprese di vari settore, la politica dovrebbe imparare che le istituzioni devono fornire indicazioni certe, a maggior ragione in periodi già caotici come questi.
Fabrizio Marrazzo