fbpx

Elezioni Europee, Fabrizio Marrazzo: “Noi esclusi da chi ci temeva, ma potevamo arricchire il Movimento”

Articolo di La Repubblica di Clemente Pistilli 23 Aprile 2024

Parla l’attivista tagliato fuori dalle liste dei 5S perché già leader del partito Gay LGBT+. “Volevamo portare avanti le battaglie dei diritti delle persone Lgbt ma lavorare anche sui temi ambientali”

Fabrizio Marrazzo, nonostante abbia superato il primo turno delle parlamentarie del Movimento 5 Stelle, al secondo è stato escluso essendo già iscritto a un altro partito, il partito Gay. E il presidente Giuseppe Conte non l’ha inserita tra i candidati civici. Deluso?

“La scelta delle liste civiche era antecedente ed è stata pubblicata il 22 aprile. Ora quello che io e la mia collega Marina Zela faremo è lavorare per creare maggiore sinergia. Questo è quello che al momento stiamo pensando. E cercheremo anche di fare in modo“ che polemiche come quelle che ci sono state, così strumentali, non ricapitino. Si è trattato di una situazione spiacevole e alcuni hanno strumentalizzato la nostra partecipazione; parlo dei famosi attivisti dei quali non si è mai letto il nome”

Perché a suo avviso si sono sviluppate le polemiche?

“Con molta probabilità per alcuni candidati che ci potevano temere. La polemica è stata strumentale e avrei piacere di poter conoscere chi l’ha fatta. Appartenere alla nostra struttura, che è un movimento civico non strutturato come i movimenti canonici, è solo un vantaggio e un arricchimento per tutti. Il Movimento 5 Stelle nasce per contrastare i partiti parte di vecchi sistemi e non una struttura come la nostra che può lavorare in sinergia”.

Conte l’ha contattata?
“Si, questa mattina. Abbiamo parlato e concordato di proseguire la collaborazione. Abbiamo inoltre avuto molti messaggi e attestati di stima e sostegno da molti attivisti e portavoce”.

Alle Europee, sfumata la possibilità di essere candidato, cosa farà?

“Valuterò candidature e programmi e aiuteremo sicuramente qualcuno a fare approfondimenti su temi che volevamo portare noi”

Lo farà sempre con i 5 Stelle?

“Sì, con il Movimento l’esperienza continua e valuteremo meglio come collaborare per arrivare a una maggiore sinergia, evitando polemiche. Noi negli ultimi due anni siamo stati abbastanza presenti, non siamo un soggetto esterno come qualcuno ci ha percepito, forse anche per una mancata giusta comunicazione”.

Quali temi volevate portare in Europa?

“Quello della piena parificazione dei diritti per le persone Lgbt, partendo ad esempio dal certificato di nascita che deve essere valido in tutta Europa. Se i genitori vengono riconosciuti in un Paese non possono non essere riconosciuti in Italia. Volevamo favorire direttive per parificare i diritti delle persone Lgbt in Italia, come avviene in altri Paesi, e poi lavorare sul tema della transizione ecologica, su cui abbiamo fatto una serie di progetti. Volevamo anche impegnarci sul salario minimo europeo e cercare di introdurre tramite l’Europa quei diritti che non si riescono ad avere con questo Governo. Siamo interessati alla battaglia con il Movimento 5 Stelle, come abbiamo fatto in Sardegna, per lavorare al referendum sul matrimonio egualitario, partendo dalle Regioni”.

Esattamente cosa state facendo in Sardegna con la presidente Todde?

“Partiremo dalla Sardegna e poi lavoreremo su altre 4 regioni, per poter così con 5 regioni fare il referendum. Sappiamo che oltre il 60% degli italiani è favorevole a questo obiettivo a breve termine. Infine intendiamo sostenere i diritti degli animali, ricordando che noi siamo tra i promotori del referendum contro la caccia”.

 

 

LEGGI ANCHE

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Restiamo
in contatto