Raccolgono il nostro appello di fare obiezione e trascrivere i certificati dei figli delle coppie LGBT+, ma decidono di escludere i papa gay i sindaci di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze e Bari, superati da destra dal sindaco della Lega di Treviso che trascriverà tutti.
I sindaci hanno motivato la scelta di escludere i padri gay perché potrebbero ricorrere alla maternità surrogata.
Ricordiamo ai 7 sindaci, che ogni anno nelle loro città trascrivono già oltre 200 certificati di figli provenienti da maternità surrogata, ma da coppie etero, peraltro provenienti da Paesi come la Russia e l'India, inibiti alle coppie gay e dove le donne sono vittime di un reale sfruttamento.
Quindi, tale scelta ha il solo effetto di discriminare i figli di papà gay. Inoltre, ribadiamo che riconoscere i figli significa solo dare diritti ai minori, pertanto invitiamo i 7 sindaci a ripensarci e trascrivere i figli senza fare alcuna discriminazione.
Fabrizio Marrazzo portavoce Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale