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INTITOLARE STRADA AD ANDREA SPEZZACATENA

Oggi 20 novembre 2024, non solo cade il TDor che ricorda le vittime della nostra comunità, ma sono anche 12 anni dalla morte di Andrea Spezzacatena, definito il Ragazzo dai Pantaloni Rosa, raccontato dal Film in questi giorni nelle sale. Pertanto, abbiamo presentato ai gruppi del Consiglio Comunale di Roma una proposta di delibera per intitolare via delle Carine, 00184 Roma RM ad Andrea Spezzacatena (1997-2012) – Vittima di Omotransfobia, perchè Andrea fu etichettato come gay  e bullizzato per un pantalone rosa ed una foto fatta tra amici, indipendentemente dalla sua identità di cui nessuno potrà mai sapere. Ossia la via, antistante il Liceo Cavour, dove frequentava il secondo anno prima del tragico evento. Tale scelta vuole essere un simbolo di memoria e un impegno concreto verso un’educazione più inclusiva e rispettosa.

Proposta sostenuta anche da Teresa Manes, la madre di Andrea, che la ritiene una iniziativa di un importante valore simbolico.  

Siamo lieti di annunciare che la proposta ha già accolto il sostegno dei gruppi politici presenti in Consiglio Comunale e ha già ottenuto il sostegno di consiglieri del Movimento 5 Stelle, del Partito Democratitico e di  Azione. Ci auguriamo che molti altri consiglieri si uniscano alla proposta, anche di altre forze politiche di maggioranza ed opposizione, in questo importante gesto di riconoscimento e sensibilizzazione.

E’ una proposta a cui tengo particolamente perchè nel 2012, quando ero responsabile del servizio di Gay Help Line 800 713 713, mi occupai del caso e trovai per la prima volta la pagina “Qndria Iperracatina (il ragazzo dai pantaloni rosa)”, che comunicai agli inquirenti ed alla famiglia. Pagina dove vi era una foto di Andrea vestito da donna, in un momento di gioco con gli amici, foto che gli sarà fatale ed a causa della quale lo riempiranno di insulti e umiliazioni. In particolare, ricordo un commento dove raccontavano che “Andrea di fronte le offese del branco, invece di reagire scese una fermata prima dalla metro” e tornò a casa a piedi. Questo commento mi fece capire quanto per Andrea la vita fosse diventata impossibile on-line e nella vita reale”

Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale

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