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REDDITO CITTADINANZA: LIMITI PREVISTI DAL GOVERNO METTONO A RISCHIO LGBT EMARGINATI DAL LAVORO

I nuovi vincoli previsti dal Governo per il Reddito di Cittadinanza, mettono a rischio le persone LGBT+ (Lesbiche, Gay, Bisex, Trans) emarginate dal mondo del lavoro, che anche se in molti casi sono formate e laureate non vengono assunte per i pregiudizi contro la nostra comunità.

In particolare, penso alle persone trans che in assoluto in Italia sono le persone emarginate quasi totalmente dal mercato del lavoro.

Incentivare al lavoro, non può significare lasciare le persone senza un reddito, ma serve fare politiche industriali e di servizi che consentano di creare nuovi posti di lavoro e nuove imprese, magari ecosostenibili, specialmente in quei luoghi dove i tassi di disoccupazione sono più alti. 

La sola formazione, ammesso che venga attivata in pochi mesi, senza creare nuovi posti di lavoro e senza abbattere le barriere dei pregiudizi, mette solo a rischio le vite di molte persone.

Pertanto, valuteremo tutte le azioni possibili al fine di impedire queste modifiche pericolose al Reddito di Cittadinanza.

Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale 

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