Come si può vedere dalla foto i libretti per le registrazioni, fatti dal Ministero degli Interni, sono divisi in uomini e donne, a differenza delle elezioni di giugno in cui abbiamo evidenziato che erano anche in rosa e blu, questa volta li hanno fatti bianchi, ma le liste sono sempre divise per genere.
Pertanto l’attuale accesso ai seggi elettorali non tiene conto della complessità delle persone transgender.
Migliaia di persone aventi diritto al voto in questo momento in Italia non sono in possesso di documenti conformi alla propria identità la pubblicazione degli elenchi e dei registri divisi per sesso, oltre essere anacronistici, pongono l’attenzione su un grande tema che avevamo sollevato anche per le scorse elezioni.
Costringere le persone trans e non binarie a fare coming out in ambienti non idonei, esponendole di fatto alla possibilità di diventare un facile bersaglio di violenza e discriminazione (per la propria identità di genere).”
Per questo motivo chiediamo al Ministro Luciana Lamorgese che sia emanata una circolare che ponga fine ai libretti divisi per sesso, e che le file siano solo in ordine alfabetico e non divise per genere (maschio femmina), per poter regolamentare le file ai seggi in forma più rispettosa e permettere a tutti e tutte le persone trans di esprimere il proprio voto, parliamo di una popolazione tra le 100 e le 200 mila persone coinvolte, che anche a queste elezioni non parteciperanno in gran parte
Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay per i diritti Lgbt+, Solidale, Ambientalista, Liberale