Nei giorni scorsi, alcuni membri del partito VOLT, che avevamo coinvolto nelle nostre iniziative, tra cui il Referendum sul Matrimonio Egualitario, hanno avviato una raccolta firme copiando integralmente il quesito da noi proposto nel 2022, che avevamo già ritirato dopo l’intervento della Corte Costituzionale. La Corte, infatti, aveva sollevato un dubbio su un comma della legge sulle unioni civili, rendendo necessaria una riformulazione del quesito per garantirne la validità.
Come annunciato, abbiamo previsto di pubblicare il nuovo quesito a giugno che sarà su https://matrimonioegualitario.
Purtroppo, questo gruppo ha erroneamente ripreso il quesito vecchio, diffondendolo e facendo firmare alle persone che aspettavano da tempo il Referendum che promuovesse il matrimonio egualitario. Si tratta di un errore grave che rischia di compromettere anni di lavoro degli attivisti LGBT+, in quanto il quesito proposto è quello non aggiornato e pertanto è errato e, come è facilmente prevedibile, sarà annullato.
Chiediamo con urgenza a Volt di adottare un comportamento responsabile, ritirando il quesito e fermando la raccolta firme, affinché non vengano ulteriormente danneggiate le legittime aspirazioni della comunità LGBT+. Questo gesto non solo è una questione di correttezza giuridica, ma anche di rispetto per la nostra comunità LGBTQAI+.
Siamo pronti a valutare azioni legali contro chi, con leggerezza e senza competenza, sta causando danni alla nostra causa. La parità non si improvvisa, e non si può costruire sulla pelle della nostra comunità. È fondamentale agire con rispetto, metodo e competenza. Noi attivisti LGBTQAI+ siamo sempre pronti a collaborare con tutte le forze politiche, ma con lealtà e responsabilità.
Fabrizio Marrazzo – Portavoce del Comitato Si Matrimonio Egualitario