Il Decreto Rimpatri definisce “sicuri” paesi come Marocco, Tunisia, Algeria, Senegal, Ghana e Ucraina, per i quali i report delle organizzazioni sui diritti umani affermano la pericolosità di quesi paesi per le persone LGBT (lesbiche, gay, bisex e trans).
In particolare, l’Ucraina rientra nei paesi in cui le persone omosessuali e trans sono perseguitate, mentre gli altri rientrano tra gli oltre 70 paesi, che ancora criminalizzano le persone omosessuali con pene detentive, ma anche persecuzioni sociali che portano in alcuni casi alla morte.
Ogni anno da tutta Italia si rivolgono al servizio Gay Help Line migranti che hanno avuto storie terribili, proprio da quei paesi che oggi vengono dichiarati sicuri. Per questi casi sarà necessario l’onere delle prove in tempi ristretti rischiando il rimpatrio proprio in questi paesi dove la vita è in pericolo.
Richiediamo un incontro al Ministro Di Maio al fine che il decreto tenga conto delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisex e trans) che scappano da paesi che per loro non sono sicuri
Fabrizio Marrazzo, Portavoce Gay Center