Il ministro degli Esteri Italiano Luigi Di Maio, ha firma l'accordo con l'Arabia Saudita, che mira ad eventuali nuove opportunità di lavoro per le imprese italiane.
Purtroppo in Arabia Saudita è in vigore la Sharia, che prevede pene per donne ed LGBT+ (lesbiche, gay, bisex e trans) che vanno dal carcere alla pena di morte, solo per esprimersi liberamente.
Questo è l'ennesimo schiaffo a tutti quei lavoratori LGBT+ che ora, per continuare a lavorare o essere assunti da quelle imprese italiane che andranno a lavorare in Arabia Saudita, dovranno nascondere il proprio orientamento sessuale ed essere a rischio di vita.
Ministro, lei può firmare quanti accordi vuole per trovare opportunità di crescita per le imprese italiane all'estero, ma forse non è consapevole che se uno dei dipendenti di tali imprese fosse LGBT+ non può lavorare in totale sicurezza, in uno “Stato” che lo vuole morto.
Richiediamo pertanto, che gli accordi siano rivisti prevedendo anche il rispetto dei diritti umani per le donne e le persone LGBT+.
Fabrizio Marrazzo
Portavoce Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale